IL BALLO È COME UN SOFFIO CHE ALIMENTA IL FUOCO DELLA PASSIONE

Scuola di ballo Vicenza I BALLI

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Ballo Liscio

Il Ballo Liscio, un’armoniosa combinazione di tre balli intramontabili – la Mazurka, il Valzer Brillante e la Polka – costituisce una forma di danza di coppia che incarna l’eleganza e la passione

Questa affascinante disciplina si declina in una varietà di stili e tradizioni regionali, come il Liscio Romagnolo e il Liscio Piemontese.

Tuttavia, noi ci dedichiamo al Liscio Unificato, un ballo che adotta regole definite dagli organi della danza. In questa forma esprimiamo la nostra passione, la nostra precisione e la nostra capacità di connessione

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Ballo da Sala

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Ballo da Sala, ballo di coppia composto di tre balli: Valzer Lento, Tango, Foxtrot. Sono balli che appartengono alla danza sportiva, ma vengono molto usati nelle classiche balere e nelle sagre paesane.Danze Standard, ballo di coppia composto di cinque balli: Valzer Inglese, Tango, Valzer Viennese, Slow Foxtrot, Quickstep. 

Questa disciplina fa parte della danza sportiva, ed è regolamentata a livello internazionale, in questi tipi di ballo si parte dal livello base al professionismo. Danze Latino Americane, ballo di coppia composto di cinque balli: Samba, Cha Cha Cha, Rumba, Paso Doble, Jive.

Anche questa disciplina fa parte della danza sportiva, ed è regolamentata a livello internazionale. 

Questi balli attraggono molto i giovani a partire dal livello base a quello professionale. Tango Argentino, è un ballo che si basa principalmente sull’improvvisazione e nel patos che si crea all’interno della coppia. Non a regole si basa sullo stato d’animo di chi lo sta danzando.

Danze Caribiche, sempre un ballo di coppia composto di tre balli: Salsa, Merengue, Bachata, ultimamente si sono aggiunti altri due balli che sono Kizomba e Bachatango.

Sono balli di coppia allegri e divertenti.

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Tango Argentino

Tango Argentino Il tango argentino si può considerare uno dei balli più sensuali e suggestivi. E’ nato a Rio della Plata ma le circostanze precise su come e perché non sono note, ed è parte integrante della tradizione Argentina, può essere solo strumentale o anche cantato.

A quei tempi la città di Buenos Aires, era luogo di immigrazione, quindi pieno di gente italiana, spagnola, tedesca, russa, gente che viveva nei conventillos, una specie di case popolari, nei cui cortili si divertivano a fare musica ed a cantare.

Nel quartiere di Arrabal, dove si incontrava tutta questa moltitudine di gente per le feste di paese, si recitavano poesie seguite da stacchi con la chitarra, chiamate payada, a cui in seguito si sono unite le danze.

L’habanera era un ballo spagnolo diffuso a Cuba e fatto conoscere dai marinai anche a Rio della Plata, diventa una camminata sensuale, durante la quale l’uomo va verso la donna e quest’ultima indietreggia. A questa coreografia spontanea viene dato il nome di milonga, che vuol dire ballare e cantare tutta la notte. Sempre i marinai sbarcati a Buenos Aires danzavano il candombe, in cui le coppie molto vicine si abbandonavano a sensuali ancheggiamenti.
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Da questi diversi, ma simili nella sensualità, balli di coppia nasce il bellissimo tango argentino. Alle sue origini il tango era un intrattenimento delle balere di Buenos Aires, capitale dell’Argentina diffondendosi velocemente nella vicina Montevideo.

Quando queste città si ingrandirono influenzarono anche i ballerini della città di Rosario e da lì è diventato il ballo figurato più interessante dei repertori di liscio in tutto il mondo. I più famosi musicisti dei primi del Novecento fino agli anni quaranta furono: “Aníbal Troilo, Juan D’Arienzo, Carlos Di Sarli, Osvaldo Pugliese, Francisco De Caro, Enrique Delfino”, sono tutti di origine italiana, basti pensare al fatto che gli argentini nella stragrande maggioranza sono nati da immigranti.

Anche il grande musicista Astor Piazzolla era nipote di italiani, pugliesi dalla parte del padre e toscani dalla parte della madre. I musicisti dell’epoca furono d’accordo a promuovere il tango come ballo ufficiale dell’Argentina, anche se lo era già, doveva essere accettato dagli esponenti della borghesia del tempo.

Con l’arrivo del tango ci fu una vera innovazione fra i balli di coppia, infatti con gli altri balli dell’epoca, (polka, mazurca e valzer), aveva in comune solo la presa fra i due ballerini. Infatti a differenza degli altri balli non basta andare in pista e seguire il ritmo, ma bisogna percepire la sua particolare tecnica e per metterla in pratica è necessario un lavoro di attenzione.

Comunque non è importante imparare delle coreografie, perché il tango argentino è un ballo molto libero, ma per la donna occorre morbidezza nei movimenti per permettere all’uomo di condurla dietro ai suoi passi. Alle origini il tango argentino era soltanto un ballo strumentale, ma in seguito i musicisti hanno deciso di unire ai movimenti passionali di questo ballo, delle parole altrettanto sensuali, creando una intrigante e piacevole combinazione. 

Balli Latino Americani

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La danza è una bellissima disciplina, che comprende un insieme di movimenti, in genere programmati da una coreografia, che si susseguono al ritmo di una musica.

Ci sono centinaia di generi e tipi di danze, per cui è difficile fare delle classificazioni precise, però in linea di massima i balli si possono dividere in classici, moderni e tradizionali.

La danza classica è una rigida disciplina che si chiama anche accademica, proprio perché è costituita da una tecnica ben precisa.

Questa disciplina può essere considerata la base di tutte le danze che hanno un metodo, anche se la danza moderna, è nata proprio per contrastare la tecnica ferrea della danza classica. 

Le danze tradizionali invece, sono dei balli di gruppo o di coppia tipici di alcuni paesi o regioni, che ne comprendono il folklore, abbinate ovviamente ai costumi tipici del luogo. Le danze latino americane, erano delle danze tipiche di Cuba e di Portorico. Quando dei gruppi di portoricani dal 1940 in poi e cubani negli anni sessanta sono emigrati a New York hanno trasmesso queste musiche agli americani, le quali si sono fuse con dei ritmi di musica jazz dei ragazzi africani in America ed altri tipi di musica.Da questa fusione è nata la tipica “salsa”, che si è diffusa in tutto il mondo. I balli conosciuti da tutti come latino-americani sono: la samba, il cha cha cha, la rumba, il passo doble e il jive.

 

Ovviamente essendo delle tradizioni popolari tramandate e mescolate con altre, questi ritmi non hanno una tecnica specifica e rigida come lo può avere la danza classica, ma ogni paese ha creato uno stile particolare che si è evoluto nel tempo e magari ogni insegnante ha personalizzato la sua tecnica. Verso la metà del 1900, Cuba era diventato il centro culturale dei paesi spagnoli e sicuramente per merito della posizione geografica anche il più economicamente florido. Proprio in questo periodo lo stile mescolato di ballo si è un pò uniformato, fino all’occupazione di Cuba, da parte degli inglesi, che hanno portato i governanti spagnoli a concedere più libertà alle popolazioni colonizzate.

 

Ma l’avvenimento più importante che nel 1.900 ha permesso lo sviluppo delle musiche e dei balli è stato quando gli spagnoli hanno concesso agli schiavi di organizzarsi in Consigli. A quel punto le già mescolate tradizioni musicali si sono ulteriormente fuse con le influenze francesi e spagnole, dando origine così alle nuove danze: il danzon, la danza tradizionale di Cuba, il mambo, il cha cha cha e la salsa.Nel 1938 circa è arrivato anche il mambo, il cui passo è utilizzato anche oggi per innumerevoli tipi di ballo.

Era il nome di un ballo di genere “danzon”, mescolato con i ritmi africani degli artisti di strada, ideato da “Oreta Lopez”. Negli anni cinquanta, “Perez Prado”, compositore e musicista cubano, adottò il mambo come nuovo stile di ballo e rese commerciale la sua musica diffondendola a New York, nel Messico e in Europa. Più avanti il mambo ha subito una piacevole evoluzione: il mambo “triplo”, che si differenzia dal ballo originale con ulteriori passi laterali.I movimenti ed i ritmi dei piedi danno origine ad uno speciale suono, che somiglia ad un “cha cha cha”.

 

Con questo spunto, Arthur Murray insegnante di danza dell’epoca, ha semplificato il ballo, togliendo un cha e realizzando un nuovo ballo: “un, due, tre, cha cha”.Il vecchio cha cha cha è stato modificato, è diventato più lento e più facile ed è rinato dalla fusione di due balli latino americani: il danzonette Portoricano e il Danzon Cubano. Si è inoltre differenziato dagli altri balli perché è cantato con una tecnica vocale diversa, molto scandita, ritmata e non vibrata.

 
Nel 1949 negli Stati americani, grazie a Minon Mondajar nasce il boom della nuova danza, ovvero il Cha Cha Cha in tutte le sue varianti: “Bolero Cha Cha Cha, Mambo Cha Cha Cha, Danzon Cha Cha Cha e persino un Samba Cha Cha Cha”. I gruppi musicali dell’epoca hanno subito approfittato dei nuovi balli di moda ed hanno contribuito a diffonderlo nelle discoteche e nelle sale da ballo. Per ii popoli haitiani, il Mambo è una sorta di magia nera, usata nei villaggi per tenere lontani i demoni e per intrattenimento musicale. Danzare il mambo per loro equivale ad entrare in contatto con le divinità.
 
 
Sia per le sue origini, e sia per la sensualità dei movimenti del ballo del mambo, in certi casi molto erotici e sensuali, da alcuni abitanti di Cuba, il Mambo è considerato come il “il ballo del diavolo”. Si sono in seguito sviluppati i balli latino americani di stile internazionale che comprendono: samba, cha cha cha, rumba, pasodoble e jive questi balli sono codificati in tutto il mondo come passi e come tempi.
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Tango Argentino

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Ai nostri giorni questi balli un pò movimentati sono entrati a far parte delle serate di ballo liscio, chiamato così con una definizione un pò generica.
Per essere più corretti le serate da ballo con musica che comprende un pò di tutti i generi, devono essere più correttamente chiamate serate da ballo di sala.
 
Il ballo liscio è invece più specificatamente il ballo nato in Romagna alla fine del diciannovesimo secolo, che ha un pò contagiato tutta l’Italia e soprattutto la parte settentrionale.
 
Comprende tre balli da coppia: la mazurca, la polka e il valzer ed il nome liscio deriva dal fatto che i piedi strisciano sull’apposito pavimento liscio.
Le caratteristiche principali sono gli strumenti particolari, infatti da fine ottocento è stato introdotto il suono del clarinetto e dal 1920 l’uso della batteria per scandire il tempo dei passi.
 
Più recenti sono l’introduzione del suono del sassofono e successivamente le musiche strumentali sono state abbinate a quelle cantate.
Al liscio emiliano oltre che gli strumenti già nominati, c’è aggiunta anche la melodia della fisarmonica
Nelle serate con le orchestre si ballano: mambo, fox trot, salsa, tango, valzer, cha cha cha, hustle, merengue, latino americano.
L’ultimo menzionato, gode molto spesso di serate interamente dedicate a questo tipo di musica, insieme al reggeton.
 
I balli latino americani si ballano in coppia, tenendosi le mani destre ed insieme effettuano dei passettini ritmati in avanti e dietro alternati a giri passando da sotto le braccia sollevate.
 
Il mambo si balla muovendo dei passi avanti e indietro accompagnati da movimenti del bacino e delle braccia.
 
Il fox trot si balla in coppia salterellando e girando.
I passi ricordano un trotto, infatti il nome viene da due parole inglesi che significano il trotto della volpe.
 
Il merengue, originario delle isole Hawai è simile alla salsa, ma è più un ballo di gruppo costituito da piccoli passettini veloci, in avanti, indietro e laterali, molto sincopato, accompagnato da movimenti delle spalle, tipici delle danze africane.
 
La parola merengue significa meringa, perché i movimenti ricordano il movimento della frusta quando si monta la chiara dell’uovo.
 
L’hustle che dall’inglese si traduce come se fosse un’attività febbrile, è molto simile al latino americano, infatti si balla in coppia, abbracciati facendo dei passi avanti e indietro accompagnati da movimenti ondulatori del bacino.
 
Il cha cha cha, invece si balla singolarmente, magari l’uno di fronte all’altro facendo passi denominati nel gergo della danza “chassè”, cioè passi scivolati in avanti e indietro, magari quando il primo lo fa in avanti, il secondo lo fa indietreggiando e viceversa, ogni tanto interrompendo con una piroetta.
 
Il valzer è più armonioso, si balla in coppia, nella tipica posizione da ballo liscio, facendo dei passi insieme girando intorno a se stessi e intorno come se si stesse disegnando un cerchio sul pavimento.
 
Il tango da sala è meno sensuale di quello argentino, è costituito da grandi passi in avanti, laterali e chiusura dei piedi, alternati a passi con rotazione del corpo verso destra e verso sinistra.
 
La danza, a qualsiasi età viene praticata, è sempre e comunque una manifestazione di benessere che giova alla salute del corpo e della mente.
 
Il fatto che dai tempi antichi è una disciplina che continua ad esistere e ad arricchirsi sempre più, nella tecnica, e nella parte della libera espressione del corpo, dimostra che è stata e continua ad essere parte integrante della vita dell’uomo insieme alla musica ed al canto.
 
Inoltre nel corso della storia si è evoluta grazie al contributo di gente di tante razze, culture, lingue diverse arrivando fino ai nostri giorni, la danza è un bellissimo punto d’incontro simbolico fra la gente di tutti i paesi del mondo.